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mercoledì 23 febbraio 2011

PARTANNA, SCATTI DI MEMORIA

Anziani all'interno del Circolo dei Cacciatori di Partanna, il centro agricolo trapanese nella valle del Belìce. Le fotografie postate da REPORTAGE SICILIA sono state scattate da Francesco Cusenza, giovane fotoreporter partannese. "Le mie fotografie vogliono conservare il ricordo di una società locale dove non esistono più i giovani: oggi, il rischio è quello di perdere l'identità futura del paese"

Nell’era delle fotocamere compatte o di reflex digitali con una miriade di funzioni, ci sono giovani fotografi che in Sicilia amano ancora usare reflex meccaniche e pellicole negative in bianco e nero: strumenti oggi desueti, ma capaci – proprio per l’approccio sinceramente amatoriale imposto dal loro utilizzo – di catturare l’anima dei soggetti rappresentati.
Con questo approccio, il 24enne Francesco Cusenza – laureando in Lettere a Trento, residente in provincia di Bergamo da un paio di anni, fotografo dell’agenzia onlus ‘Shoot4Change’ – è tornato nella sua Partanna per un reportage fotografico tra le persone ed i luoghi del centro trapanese del Belìce.

Le fotografie di Cusenza sono il frutto di una dedizione sentimentale e tecnica che varca anche la porta della camera oscura, dove le stampe sono solo il prodotto finale di immagini studiate con cura dall’autore.
“Ogni volta che torno a Partanna – spiega Francesco Cusenza – mi accorgo che la gioventù del paese va scomparendo, per motivi di lavoro o di studio; non trovo più un amico nel frattempo emigrato come me, lontano dalla Sicilia, o trovo chiuso il bar od il locale che erano un nostro punto di ritrovo. Partanna sta diventando un paese di anziani: con la scomparsa dei ragazzi il paese rischia di perdere la propria identità, e per questo motivo la fotografia diventa uno strumento per preservare il ricordo della sua gente, della sua cultura”.

"Ogni volta che torno a Partanna, mi accorgo che la gioventù del paese va scomparendo, per motivi di lavoro o di studio; non trovo più un amico nel frattempo emigrato come me, lontano dalla Sicilia, o trovo chiuso il bar od il locale che erano un nostro punto di ritrovo..."

Nel reportage di Cusenza – le fotografie postate da REPORTAGE SICILIA sono state eseguite tra settembre e dicembre del 2010 – gli anziani di Partanna raccontano dunque la realtà di una società belicina che rischia di estinguersi per l’impossibilità di assicurare ai suoi giovani un futuro economico: oggi, come negli anni precedenti e successivi al terremoto del 1968.

E’ questa una deriva sociale in qualche modo esemplificata dall’antefatto che ha preceduto lo scatto della prima tra le fotografie postate. “Sono entrato all’interno del Circolo dei Cacciatori – ricorda Francesco Cusenza – e mi sono subito accorto che i cinque anziani che vi si trovavano dormivano sulle poltrone. Ad alta voce, li ho svegliati. Ho detto loro di sistemarsi perché volevo fotografarli, loro si sono sistemati le coppole in testa e senza protestare hanno lasciato che li inquadrassi..."


In altri scatti, Cusenza rivela la sua attenzione per vecchi oggetti di uso quotidiano: ceste di vimini, pentole in rame o bottiglie di vetro.



In queste fotografie non c’è traccia di compiacimento folclorico; quanto, piuttosto, la percezione di una realtà quotidiana legata ancora a costumi di un passato che è insieme la ricchezza e la povertà di tanta Sicilia dei nostri giorni.

Architettura a Partanna. Le fotografie di Francesco Cusenza sono state eseguite ancora con pellicole negative e stampate dall'autore fra settembre e dicembre del 2010

4 commenti:

  1. Bellissimo articolo.
    Grazie mille...

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  2. Belle le foto, tremendamente attuale il tema.

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  3. sempre sullo stesso tema consiglio allora la visione di quest'altro reportage:

    http://www.enricobossanmasterclass.com/francesco-cusenza/

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