Fotografia Ernesto Oliva-ReportageSicilia |
Il "Trionfo della Morte", esposto dal 1953 all'interno di Palazzo Abatellis, a Palermo, è una delle opere d'arte più enigmatiche presenti in Sicilia; e per la mancata attribuzione - un tema di irrisolto confronto fra studiosi - e per l'ipotesi ( una suggestione sinora mai diventata documentata certezza ) che questo affresco possa avere ispirato il "Guernica" di Picasso.
Il pittore e scultore di Malaga eseguì la sua opera nel 1937, poche settimane dopo il devastante bombardamento della città basca da parte di aerei tedeschi ed italiani. Il debito di ispirazione di Picasso nei confronti del "Trionfo della Morte" sarebbe suggerito dalle analogie presenti nelle due strutture compositive e in alcuni comuni dettagli anatomici del cavallo, in particolare la testa. Su come Picasso abbia fatto dell'affresco palermitano un modello di riferimento le ipotesi offrono più variabili. La prima, indica la possibilità che l'artista spagnolo - che nel 1917 raggiunse per la prima volta l'Italia, visitando Roma, Firenze, Napoli e Pompei - abbia conosciuto il "Trionfo della Morte" palermitano attraverso una fotografia della collezione Alinari datata 1910.
In un'intervista concessa al "Corriere della Sera" nel gennaio del 1998, Jean Clair, all'epoca direttore del Museo Picasso di Parigi, non escluse l'ipotesi - in verità, tiepidamente - che durante quel viaggio l'autore di "Guernica" possa avere raggiunto anche Palermo. Qui Picasso potrebbe avere avuto l'occasione di osservare l'affresco quattrocentesco ancora conservato all'interno di Palazzo Sclafani, prima del suo distacco e di un temporaneo trasferimento all'interno della Sala delle Lapidi di Palazzo Pretorio. In quell'intervista, Clair suggerì l'ipotesi che Picasso conobbe il "Trionfo della Morte" tramite una riproduzione pubblicata da un libro o da una rivista; ma infine, scelse quella secondo cui la fonte di ispirazione di "Guernica" sia stato un altro "Trionfo della Morte" attribuito al fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio e conservato al Museo del Prado di Madrid:
"Picasso vide quel dipinto proprio durante la guerra civile spagnola. Anche se viveva a Parigi, nel 1936 venne nominato, dai repubblicani, direttore onorario del Prado. Non si può però escludere che lo stesso Bruegel abbia eseguito il suo "Trionfo" dopo un viaggio compiuto in Italia fra il 1552 ed il 1555, nel corso del quale sbarcò anche a Palermo. La sua opera è del 1562-1563. E' possibile, quindi, che il fiammingo abbia visto l'opera siciliana e che, a sua volta, Picasso, guardando quella del Prado e avendola "digerita", l'abbia fatta sua. Si potrebbe pensare che Picasso lavorò a "Guernica" avendo in mente il "Trionfo" palermitano, filtrato attraverso Bruegel il Vecchio. Le vie dell'arte sono infinite..."
Infine, ad accrescere la suggestione dell'ipotesi che accosta il "Trionfo della Morte" palermitano al nome di Picasso, c'è da ricordare una testimonianza riferita anni fa da Fabio Carapezza. Il figlio adottivo di Renato Guttuso ha affermato che il pittore di Bagheria - che ebbe modo di frequentare l'artista spagnolo - chiese proprio a Picasso se il "Guernica" fosse stato ispirato dall'affresco oggi conservato a Palazzo Abatellis. Picasso avrebbe confermato la circostanza. Non è però chiaro se abbia precisato se la scoperta sia avvenuta al cospetto dell'opera o grazie alla visione di una semplice fotografia. Chissà se un giorno un archivio o una fonte documentaria potranno sciogliere questo che è solo uno dei tanti interrogativi che rendono l'opera palermitana del secolo XV un affascinante affresco di misteri.
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