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domenica 13 aprile 2014

COLORI AD ERACLEA MINOA

Una fotografia di Gaetano Armao ripropone le solari tonalità della costa agrigentina che accoglie i resti dell'antica colonia greca
  
Ruderi di Eraclea Minoa
sullo sfondo del canale di Sicilia
e della costa agrigentina.
La fotografia di Armao è tratta
dal II volume dell'opera "Sicilia",
edita nel 1962 da Sansoni
e dall'Istituto Geografico De Agostini

"E' la Sicilia aperta verso l'Africa.
Dominata dalla solitudine e dal silenzio. Vi si giunga da Trapani o da Siracusa, ci si accorge, quasi improvvisamente, che i colori, le forme sono mutati, la vegetazione arborea si è ancora più rara, talora raccolta in piccole oasi.
Una terra ferita da erosioni, consumata e nutrita da un sole feroce, fortemente ondulata, ma senza risentimenti...".
Così nell'aprile del 1956 Giuseppe Carpi descrisse il paesaggio dell'isola affacciata sul canale di Sicilia, aperta per secoli alle barche di coloni, pirati e invasori ed ai venti caldi del Nord Africa e del Levante.
In questo paesaggio - colto dalla fotografia di Gaetano Armao in una giornata di primavera avanzata, con i toni saturi del giallo, del verde e degli azzurri - si collocano le rovine di Eraclea Minoa, la meno nota fra le colonie greche siciliane delle province di Agrigento e Caltanissetta.
Qui gli scavi iniziarono nel 1907. La zona era allora totalmente deserta e con una sola rovina che segnalava la località; l'archeologo torinese Angelo Mosso, reduce da una campagna di scavi nell'isola di Creta, riscoprì i friabili resti del teatro, oggetto di un recente reportage di Gian Antonio Stella http://www.corriere.it/cronache/14_marzo_17/eraclea-teatro-gioiello-si-sbriciola-prigioniero-acciaio-vetroresina-6f9d25ae-ada5-11e3-a415-108350ae7b5e.shtml.
"Qui il terreno, costituito per la maggior parte da materiale calcareo-argilloso, è franato a tal punto che la topografia originaria della zona dell'antica città sarebbe appena riconoscibile da uno degli antichi coloni", scrisse Margaret Guido nel 1967 ( opera tradotta nel 1978 da Sellerio con il titolo "Guida archeologica della Sicilia" ). 
Oggi il paesaggio di Eraclea Minoa trasmette ancora il senso di un secolare abbandono e la visione di una costa ventosa e abbracciata dalle onde di un mare celeste; l'immagine resa più di cinquant'anni fa da Gaetano Armao e riproposta da Reporta geSicilia poco si discosta dalla realtà dei nostri giorni.       

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