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giovedì 6 novembre 2014

SUGGESTIONI E SPERANZE PER LA COLTURA DEL COTONE A GELA

Il fallimento di un progetto del gruppo catanese Rendo mise fine nel 1985 al sogno di un ritorno delle storiche piantagioni nelle campagne del nisseno.
Adesso un nuovo piano regionale rilancia le speranze per il cotone gelese

Coltivazione di cotone nelle campagne di Gela.
La fotografia risale alla fine degli anni Cinquanta ed è tratta
dall'opera enciclopedica "Atlante Gente-Natura-Civiltà"
edita da De Agostini nel 1962.
La produzione del cotone gelese ebbe termine nel 1974.
Nel 1985 un progetto catanese di rilancio della coltura
non ebbe alcun seguito

In passato ReportageSicilia ha dedicato uno dei suoi post agli anni cui Gela affidava una buona parte delle sue risorse lavorative ed economiche alla produzione del cotone http://reportagesicilia.blogspot.it/2008/05/la-breve-epopea-del-cotone.html.
L'occasione di tornare sull'argomento è ora offerta dalla riproposizione di una fotografia pubblicata nel 1962 nelle pagine della "Enciclopedia Atlante Gente-Natura-Civiltà" edita da De Agostini. 
 

L'immagine dovrebbe risalire alla fine degli anni Cinquanta dello scorso secolo e ritrae un gruppo di raccoglitori dei fiocchi di cotone prima dell'avvento degli strumenti per la raccolta meccanica.
A Gela, la sgranatrice che serviva a separare la fibra del cotone dai semi smise di funzionare nel 1974
Ancora dieci anni dopo, nelle campagne della cittadina nissena resistevano circa quaranta ettari di terreno di una coltura che prima del secondo conflitto mondiale ne occupava circa 60.000.



Alla metà degli anni Ottanta, l'illusione del rilancio di una attività agricola legata alla storia stessa di questa zona dell'isola venne alimentata da un progetto che si aggiunge alla lista delle molte "incompiute siciliane".
La Comes - un'azienda di consulenza catanese legata al gruppo Italimprese della famiglia Rendo - mise in piedi un piano che avrebbe dovuto rilanciare la coltura del cotone, garantendo un reddito per ettaro quattro volte superiore a quello offerto dal grano duro.
Il progetto avrebbe avuto Gela come sito di riferimento e prometteva di coinvolgere anche altre migliaia di agricoltori fra SciaccaPaceco, Paternò, Ramacca e Caltagirone.
La Comes assicurava lo studio e l'introduzione di semi sperimentali e l'acquisto di attrezzature all'avanguardia di produzione americana.
Nulla di tutto ciò è naturalmente accaduto.
Gela ha continuato ad affidare le sue sorti lavorative ed economiche agli impianti del petrolchimico, mentre il gruppo Italimprese dei Rendo - dopo varie disavventure giudiziarie - è stato nel dichiarato fallito nel 1997.
La storia del cotone gelese è quindi affidata ai ricordi degli anziani ed alle vecchie fotografie: memorie cariche di suggestione e di rimpianto per la scomparsa di una coltura che un tempo imbiancava i terreni di quest'area della Sicilia agricola.
La speranza di un ritorno a questa coltivazione è da qualche tempo affidata ad un progetto della Regione; i primi passi, sembrano incoraggianti http://gds.it/2014/02/08/gela-dopo-mezzo-secolo-tornano-i-campi-di-cotone-investimento-da-5-milioni-319719_153147/
   




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