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domenica 5 maggio 2019

ERACLEA MINOA E LA PERDUTA SPIAGGIA DI ITALIA-GERMANIA

Le conseguenze dell'erosione costiera
ad Eraclea Minoa, nell'agrigentino.
Fotografie ReportageSicilia
I cinquantenni del luogo ricordano ancora le decine di rivincite messicane di Italia-Germania che, ogni estate, accompagnavano la vita di spiaggia: undici italiani - prevalentemente agrigentini autoctoni - contro un'occasionale selezione di undici turisti tedeschi che dagli anni Settanta avevano fatto di Eraclea Minoa una colonia per le vacanze nel profondo Sud d'Europa.
Dietro la lunghissima spiaggia di sabbia fine e bianca, oltre un susseguirsi di dune africane, l'ombra era assicurata da una fitta pineta frequentata dalle volpi e da altri animali del sottobosco.



Quella che ancora nel 1984 Matteo Collura potè ancora descrivere come "una spiaggia che si estende, larga, a perdita d'occhio e che in estate può essere meta di una suggestiva vacanza sul mare" ( "Sicilia sconosciuta, cento itinerari insoliti e curiosi", Rizzoli ) oggi non esiste quasi più.
Mese dopo mese - da una ventina d'anni ormai - le mareggiate stanno erodendo una ridotta porzione di spiaggia e di pineta.
Lo spettacolo è di una dolorosa tristezza, perché Eraclea Minoa costituiva uno di quei luoghi costieri della Sicilia che erano sopravvissuti all'assalto dell'edilizia residenziale e degli insediamenti industriali.
Qui, l'Isola offriva scorci di una natura pienamente padrona del territorio ( anche per questo la spiaggia era frequentata da gruppi di nudisti ), con un mare dalle tonalità di un azzurro intenso e cangiante.



Sembra che l'irreversibile fenomeno dell'erosione - presente in molti altri tratti del litorale agrigentino - sia stato aggravato qualche anno fa dalla costruzione di un porticciolo turistico a Siculiana.
Per il mutato gioco delle correnti, la sabbia di Eraclea Minoa si sarebbe accumulata proprio nella nuova area portuale, sino al punto da renderla inutilizzabile.
Ora si cercano rimedi ad un disastro che potrà essere sanato solo in parte, tanto grave è lo stato di degrado provocato da anni di supina accettazione del dissesto. 
Nel maggio dello scorso anno, la Regione Siciliana ha finanziato un progetto da 4 milioni di euro. 


L'intervento prevede la costruzione di tre pannelli trasversali lungo l'arco della spiaggia e la ricollocazione ad Eraclea Minoa della sabbia finita all'interno del porto di Siculiana
I tempi della burocrazia hanno però fino ad oggi fatto tardare l'avvio dei lavori.
Nel frattempo, le mareggiate continuano ad ingoiare metri di spiaggia e ad abbattere gli ultimi alberi della pineta dove un tempo italiani e tedeschi, dopo le sfide calcistiche sulla sabbia, trovavano il comune conforto dell'ombra.

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