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venerdì 18 giugno 2021

LUCI ED OMBRE DEL PERCORSO ARTISTICO SICILIANO SECONDO BORGESE

Santuario e convento
della Madonna dell'Olio a Blufi.
Foto Ernesto Oliva-ReportageSicilia


Fu nel 1932 che, da New York, Giuseppe Antonio Borgese scrisse l'introduzione al volume sulla Sicilia pubblicato dal TCI l'anno successivo per la collana "Attraverso l'Italia"; un testo il cui incipit contiene una delle più note considerazioni espresse da Borgese sulla natura della sua regione:

"Un'isola non abbastanza isola: in questa contraddizione è contenuto il tema storico della Sicilia, la sua sostanza vitale"



In quell'introduzione, lo scrittore, critico e saggista di Polizzi Generosa  illustrò la storia dell'Isola con un taglio prevalentemente storico ed antropologico, riconducendo a questo contesto anche alcune notazioni sull'arte isolana:  

"Le lacune artistiche della Sicilia coincidono con le sue lacune storiche; essa è povera di romanità, e relativamente povera di Rinascimento; ciò che nell'Italia centrale abbonda, in essa difetta; e viceversa; le sue epoche d'oro non accompagnano quelle del continente, ma si può dire che rispetto alla Toscana e a Roma la Sicilia abbia una posizione alternata e complementare... Meno che nazione, la Sicilia è più che regione; non un frammento d'Italia, ma sua integrazione e aumento"



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