Translate

venerdì 27 ottobre 2023

LE EMOZIONI MARSALESI DI GIUSEPPE CULICCHIA

Marsalesi in piazza della Repubblica.
Fotografia pubblicata dal settimanale "Epoca"
l'8 settembre del 1963


"Marsala e le grosse pietre rettangolari di cui sono lastricate le strade del centro, rese ancora più lisce da milioni di passi che si sono succeduti nel corso dei decenni. Marsala e il porticato di Palazzo VII Aprile in piazza della Loggia, dove mattina e sera da tempo immemorabile si danno appuntamento gli uomini per parlare di quello di cui parlano gli uomini. Marsala e la chiesa madre, costruita in epoca diverse a partire dal 1176 e restaurata dopo i bombardamenti, con la sua facciata per metà barocca e per metà no, impossibile dire se sia più suggestiva durante le ore centrali del giorno sotto la luce accecante del sole oppure la sera, illuminata da lampioni..."



Così, quasi al centro della narrazione autobiografica di "Sicilia, o cara. Un viaggio sentimentale" ( Feltrinelli Editore Milano, 2010 ) - la storia della scoperta della Marsala paterna dopo un lungo viaggio iniziato a Torino - Giuseppe Culicchia inizia ad elencare i luoghi urbani ed i personaggi marsalesi che provocano in lui "un'emozione che nessun altro luogo al mondo è mai stato capace di darmi"



Impressioni, quelle di Culicchia, simili a quelle di molti altri siciliani - o siciliani per origine - che tornano dopo lungo tempo nell'Isola, richiamati dalle sue molte e diverse attrattive e indignati dai suoi tanti motivi di riprovazione. 

Nessun commento:

Posta un commento