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giovedì 6 novembre 2025

LA SCOPERTA DEL MAGNIFICO PAESAGGIO DELLA TORRE DI ISOLIDDA

Fotografie
Ernesto Oliva-ReportageSicilia©


Il momento migliore per arrivarci è un'ora prima che il sole tramonti sul golfo chiuso ad ovest dal profilo roccioso di monte CofanoLa Torre Isolidda - il nome è quello di una sottostante minuscola isola, irta di scogli - si raggiunge individuando una piazzola di terra battuta che fiancheggia la strada che da Macari conduce a San Vito Lo Capo. Da questo slargo, inizia un sentiero che pochi metri dopo conduce sino ad un muretto di pietre a secco, malamente protetto da una vecchia recinzione in filo di ferro. Scavalcarla è facile.



Proseguendo lungo un viottolo che si allarga sino a svelare una trazzera forse un tempo carrabile, si scopre il lunghissimo profilo di una ampia costa pianeggiante, ancora oggi non troppo punteggiata dall'edilizia. In poco meno di dieci minuti di lenta camminata la squadrata mole di Torre Isolidda aggiunge infine suggestione storica a quella del paesaggio, quest'ultima accentuata dal pascolo solitario di qualche pecora.

A fornire notizie sulla storia di questo semplice ma iconico manufatto presente lungo una deserta costa trapanese sono stati Salvatore Mazzarella e Renato Zanca, nell'insostituibile saggio "Il libro delle torri" ( Sellerio editore Palermo, 1985 ). Apprendiamo così che la scelta del sito per la costruzione della torre risale già al 1578 e che nel giugno del 1595 la struttura - progettata secondo il modello dell'architetto fiorentino Camillo Camilliani - era pronta per accogliere il presidio di un caporale e due soldati. 



Il lavoro degli operai non doveva però essere stato dei migliori se appena due anni dopo fu necessaria la sua ricostruzione. "Poi ne perdiamo le tracce - si legge nel libro di Mazzarella e Zanca - per ritrovarla nel 1620, citata negli ordini di pagamento ai soldati".

Nelle ricognizioni compiute a partire dall'aprile del 1976, gli autori de "Il libro delle torri" osservarono un unico ambiente al primo piano, con all'interno un ampio camino, un ripostiglio e una botola utilizzata per accedere alla cisterna. La condizioni statiche della Torre Isolidda sono apparentemente discrete.




Sembra che il Comune di San Vito Lo Capo voglia in futuro utilizzare questo esempio di architettura militare d'inizio del XVII secolo ed il pianoro circostante per la promozione di spettacoli: progetto che - nell'auspicabile rispetto dei luoghi - svelerebbe ad un pubblico più ampio la suggestione paesaggistica di questo angolo di costa siciliana.  

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