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giovedì 2 ottobre 2014

PUPI E PUPARI, GLI SCATTI DI MAURIZIO BUSCARINO

Bergamasco di nascita, siciliano di origini e fotografo del teatro contemporaneo, nel 2003 pubblicò per BNL Mondadori-Electa un saggio sugli ultimi cantori dell'Opra nell'isola  

Un paladino della collezione di don Ignazio Puglisi ( 1904-1986 )
puparo di Sortino, nel siracusano.
La famiglia Puglisi si tramanda da più generazioni il teatro dei pupi.
Le immagini del post riproposte da ReportageSicilia
sono tratte dal libro fotografico di Maurizio Buscarino
"Dei pupi", edito da BNL Mondadori-Electa nel 2003

"Un secolo fa il mio cognome era siciliano, ed è anche il nome di un'antica oliva da olio, ma anche quello, in tempi molto trascorsi, di un pirata dalle insegne rosse che, al soldo, con sedici galere pisane fronteggiò ventotto galere genovesi"

Con questo post scriptum a tributo delle origini isolane, nel 2003 il fotografo di teatro Maurizio Buscarino - bergamasco, classe 1944, viaggi in tutti i continenti per documentarne palcoscenici ed attori - dedicò un libro-reportage all'Opera dei pupi.
Buscarino si mosse allora tra Palermo e Catania, nei laboratori, nelle botteghe e nei luoghi di attività delle più importanti famiglie di pupari allora attive in Sicilia.


Un paladino della Marionettistica Fratelli Napoli,
fondata a Catania da Gaetano Napoli nel 1921

Antonino D'Agostino, maestro costruttore e puparo a Palermo

Un pupo della Compagnia Carlo Magno
creata a Palermo da Enzo Mancuso,
figlio di Nino e nipote di Antonino, anche loro pupari


Le fotografie in bianco e nero degli incontri con gli ultimi animatori dei paladini vennero pubblicate nel volume "Dei pupi", edito da Banca Nazionale del Lavoro con testi dello stesso Buscarino, di Valentina Venturini e di Ferdinando Taviani.
Il libro - molto curato nella veste grafica e con un prezioso supporto storico-documentario  - venne stampato in un'edizione fuori commercio da BNL Mondadori-Electa.
Trovarne una copia - tramite internet o, come accaduto a ReportageSicilia, sulla bancarella di un libraio - significa riscoprire il valore di una tradizione teatrale e storica oggi superficialmente intesa come un semplice richiamo per turisti.


Mimmo Cuticchio, dell'Associazione Figli d'Arte Cuticchio a Palermo

La Compagnia I Paladini di Acireale


"Lo sguardo di Buscarino come sempre acuto e disincantato - si legge nella presentazione - coglie di questo mondo l'essenza più profonda: la volontà alla sopravvivenza e la piega nascosta della 'manovra' dei pupi in questa contemporaneità.
Il suo obiettivo estrae pupi e pupari dalla teca del folclore turistico per restituirli nella loro tradizione più vera.
Nelle fotografie essi sono presenti come portatori di un'eredità centenaria che affonda le radici nella storia di un popolo, da cui emergono la 'lotta' dei valori e le pulsioni dell'uomo di ogni tempo e di ogni luogo.


Salvo Bumbello, costruttore di pupi a Palermo

Girolamo Cuticchio, della Premiata Compagnia
Teatroarte Cuticchio a Palermo


Pagina dopo pagina, come sull'eco di un 'cunto', si dipana il racconto dei pupi e a noi, lettori/spettatori di oggi, pare di entrare nel teatrino in punta di piedi, fissare gli occhi sul palco e, nel percorso di un rito, attendere il perpetuarsi della battaglia, per scioglierci nell'applauso liberatorio che darà, di nuovo, inizio alla storia senza fine..."

Lo stesso Buscarino poi, ammette le difficoltà della ricerca documentaria su un mondo teatrale - quello dei pupi e dei pupari - in cui lo stesso autore ravvisava allora "la volontà di non ridurre o confondere i pupi del proprio passato con la banale e potente committenza del folclore turistico, una volontà in cui agiscono alleanze e parentele di intenti, ma anche conflitti, recriminazioni, sospetti, subordinazioni, distanze, e soprattutto le diverse concezioni di ciò che è legittimo e ciò che non lo è nell'operare con il patrimonio ereditato".


Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, a Palermo


Al termine del suo viaggio nell'isola delle origini - fissati sulla pellicola gli sguardi degli ultimi pupari e i loro eroici paladini di legno e metallo - Maurizio Buscarino potrà così scrivere del declino di quest'arte teatrale:

"L'Opra, che era favola, gioco e lotta profonda dei valori e insieme canale cifrato di comunicazione - leggibile dal pubblico a cui era diretto ma oscuro ai controllori del potere - come le altre forme del teatro popolare si avviò al declino negli anni precedenti la seconda guerra, soprattutto a causa del cinema, il nuovo e irresistibile artificio della favola e della notizia.
Ma sono gli anni cinquanta, gli inizi della ricostruzione materiale e anche sociale, 'della speranza del progresso' e della demo-crazia, a determinare la vera fine dei pupi in Sicilia, così come le altre forme del teatro popolare nel resto d'Italia, più rapidamente nelle città e un po' più lentamente nelle campagne...


Nino Cuticchio, Associazione Culturale e Teatro Bradamante, a Palermo

Tutto stava mutando anche per il Gioppino e i pupi dell'Opra: questi da allora avrebbero dovuto fare i conti con nuovi dei, pupi sconosciuti e alieni molto più agguerriti, terribili e affascinanti di qualsiasi mago Malagigi, più seduttivi di qualunque Angelica, più feroci di Agricane re di Tartaria o del re di Circassia o di Ferraù di Spagna, più astuti di Berlèch il diavolo, più imperiali e avidi di Re Carlo e anche più potenti dello scudo di Orlando, tanto potenti e presenti da spazzare via l'Opra, con tutti gli annessi e connessi, in pochi anni.
Sono comparsi un giorno, improvvisamente, ancora dentro una baracca che però si illuminava e si animava con il semplice schioccho di un interruttore.
Da allora io e gli altri non siamo più andati allo spiazzo della ferrovia.
Il primo di questi alieni, che arrivava da un avamposto in terra indiana, fu Rin Tin Tin, il primo di un'orda di pupi elettronici..." 


 
 
 

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http://www.fratellinapoli.it/

http://www.figlidartecuticchio.com/

http://www.centrostudiacitrezza.it/archivio-notizie/4-anche-acitrezza-ha-fatto-qloperaq

https://it-it.facebook.com/salvatore.bumbello

http://www.teatrodellacquario.com/news.php?nid=262

http://www.museomarionettepalermo.it/

http://associazionebradamante.blogspot.it/2013_08_01_archive.html

http://www.mancusopupi.it/la-compagnia-carlo-magno/

    

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