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giovedì 4 gennaio 2024

IL FALLITO BOMBARDAMENTO DEL CASTELLO UTVEGGIO NEL LUGLIO 1943

Il castello Utveggio,
scampato ad un bombardamento nel 1943.
Foto Ernesto Oliva-ReportageSicilia


Nel saggio di Samuel Romeo e Wilfried Rothier "Bombardamenti su Palermo" ( Istituto Poligrafico Europeo Srl, Palermo, 2017 ) si offre una rassegna fotografica storica sulle devastazioni provocate dalle bombe alleate in città durante il secondo conflitto mondiale. Alcune di queste immagini - che documentano lo sgancio di decine di ordigni sulla zona del porto - furono scattate dalla sommità di monte Pellegrino, e precisamente dalle terrazze del castello Utveggio. Qui il Corpo Aereo Tedesco allestì il centro di comando che, dalla strategica vetta del Pellegrino, coordinava il fuoco delle postazioni antiaeree sparse sul territorio di Palermo ( una di queste era installata sulle terrazze di Porta Felice ). La requisizione per usi militari del castello Utveggio, inaugurato con la funzione di albergo-ristorante nel settembre del 1932, ne determinò la destinazione di tre piani ad alloggio per militari tedeschi ed italiani. La mattina del 22 luglio del 1943, con le truppe americane già in vista di Palermo, i pochi tedeschi rimasti a presidio del castello decisero di abbandonarlo. Per non consegnare l'edificio dotato ancora di armamenti al nemico, fu stabilito di bombardarlo: un'operazione che secondo gli stessi militari tedeschi avrebbe potuto però comportare un insuccesso e notevoli rischi per i piloti a causa dei vuoti d'aria presenti a valle del Primo Pizzo, dove si trovavano i serbatoi per il rifornimento idrico dell'albergo. La previsione - come scritto da Michele Collura in "Il castello Utveggio. Storia di un'impresa" ( Sellerio editore Palermo, 1991 ) - si rivelò esatta:

"Dopo poco meno di quarantotto ore dal ripiegamento del Corpo Aereo Tedesco, comparve all'alba sul cielo di Palermo un aereo tedesco che scendeva in picchiata in direzione Sud verso il castello Utveggio... Per potere centrare l'obiettivo i piloti si abbassarono troppo e nonostante ciò non riuscirono a colpire l'albergo. Andarono però molto vicini al bersaglio perché una grossa bomba esplose nel giardino a monte, a soli tre metri dai serbatoi idrici ed a circa trenta metri dall'albergo. Le altre bombe sganciate esplosero nel dirupo a Nord-Ovest del Primo Pizzo a pochi metri, in linea d'aria, dai serbatoi stessi... L'aereo tedesco, un "Zu 88", non riuscì a risalire in tempo per evitare il massiccio montuoso a tergo del Primo pizzo e andò a disintegrarsi sulla montagna in prossimità della grotta del Caccamo..."



Scampato alla distruzione, con l'occupazione americana il castello Utveggio iniziò a subire la spoliazione ed il saccheggio di arredi e suppellettili: un capitolo oscuro nella lunga storia di abbandono e di sporadici utilizzi come centro di formazione di un edificio che sovrasta magnificamente Palermo. Ancora oggi - dopo una complessa opera di ristrutturazione ed il passaggio di gestione alla Presidenza della Regione - l'ex albergo attende un rilancio funzionale, che magari lo faccia meglio conoscere a tanti palermitani che, da lontano, si limitano ad ammirarlo dalla città.   

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