La fotografia scattata ad Agrigento e riproposta in questo post da ReportageSicilia risale alla metà degli anni Cinquanta: ritrae la scena di due ragazzi che si voltano al passaggio di una ragazza che accompagna due donne più anziane, probabilmente la madre e quella che potrebbe essere una zia o una nonna. L’immagine, attribuita a Sansone e pubblicata nell’opera “Sicilia” della collana “tuttitalia”, edita nel 1962 da G.C. Sansoni ed Istituto Geografico De Agostini, venne probabilmente ispirata da due note immagini realizzate in quegli anni a Firenze e Milano. In entrambe, un gruppo di uomini si sofferma a guardare con occhio avido e morboso il passaggio di una donna.
Quella scattata dall’americana Ruth Orkin a Firenze nel 1951 ritrae un’amica sua connazionale, Ninaleen Craig; Mario De Biasi immortalò invece nel 1954 Moira Orfei a passeggio in una strada di Milano.
La fotografia ambientata ad Agrigento sull’esempio degli scatti della Orkin e di De Biasi – questi ultimi nel frattempo diventati una rappresentazione del costume nazionale di quegli anni, e che contrapponeva il desiderio di disinibizione femminile allo stereotipo del gallismo degli uomini – se ne discosta tuttavia in maniera sostanziale.
Un gruppo di uomini milanesi osserva il passaggio in strada di una sempre appariscente Moira Orfei. La fotografia venne realizzata nel 1954 da Mario De Biase |
L’anonima ragazza agrigentina, a differenza della donna americana e di Moira Orfei – e della loro esibita libertà di movimento - sembra quasi essere scortata dalle più anziane donne della famiglia; i due ragazzi che si voltano per guardarla sorridono senza quella ostentata e collettiva malizia che si coglie negli sguardi degli uomini a Firenze e Milano.
Lo scatto di Sansone, infine, se ha avuto la sorte di non entrare nella storia del costume italiano possiede almeno una qualità assente negli illustri precedenti di Ruth Orkin e Mario De Biase: la spontaneità della scena, che fu invece da loro preparata con la gratuita passerella in strada della Craig e della Orfei, ad esclusivo beneficio degli obiettivi dei due fotografi.
L’autore dell’immagine in cui “anche gli agrigentini si voltano”, infine, potrebbe semmai essere stato ispirato dalla lettura di ciò che il saggista svizzero Daniel Simon scrisse in quel periodo del costume locale, dopo avere “auscultato il suo polso, mescolandomi un poco alla sua vita quotidiana, di un agglomerato che possiede circa 40.000 anime”.
Una panoramica di Agrigento negli anni dello scatto di Sansone. L'immagine è attribuita a Fotocielo |
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