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martedì 19 gennaio 2021

DA CICERONE A BARZINI, GIUDIZI SUI SICILIANI SOSPETTOSI E SENZA LEGGI

"L'opera dei pupi",
foto di Francesco Alliata
pubblicata in "Le Vie D'Italia"
del TCI nell'agosto del 1951


"Se i 'piemontesi' erano arrivati con quella che in Sicilia si definisce l'aria del continente, senza comprendere e senza alcun desiderio di comprendere, i vecchi padroni non erano stati da meno, soprattutto gli spagnoli, la cui dominazione si era prolungata per 250 anni.

'Razza intelligente ma sospettosa, che sembra nata per le controversie' ( genus acutum sed suspiciosum ) sentenzia Cicerone in una delle sue orazioni.



E due millenni più tardi Luigi Barzini rincara la dose. 'I siciliani sembrano vivere come se leggi e autorità non esistessero'. Giudizio quanto mai fondato. Troppo, forse, perché molto spesso e in molte contrade le leggi in effetti non esistevano. E l'autorità? Sì, quella sì, anche se quasi mai aveva la fisionomia alla quale era abituato il grande giornalista umbro..."

Enzo Russo,"Incomprensibile Sicilia" 

Salvatore Sciascia Editore, 2016



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