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martedì 17 dicembre 2013

L'OSCURA FAMA DEL CASTELLO DI SAN NICOLO' L'ARENA

Le strutture del castello palermitano
di San Nicolò l'Arena,
lungo la costa tirrenica
tra Altavilla Milicia e Trabìa.
La fotografia è di Fosco Maraini
e venne pubblicata
nel volume "Castelli di Sicilia"
edito da Silvana nel 1956 

Un castello costruito su una piattaforma rocciosa che delimita una lunga spiaggia della Sicilia tirrenica: un luogo che le fotografie di Josip Ciganovic e di Fosco Maraini restituiscono nella sua dimensione ambientale originaria, ancora straordinariamente leggibile sino ad una cinquantina di anni fa.
Il castello è quello di San Nicolò l'Arena, borgata un tempo marinara oggi quasi soffocata a causa dal disordinato sviluppo edilizio della costa palermitana, fra Altavilla Milicia e Trabìa.
La costruzione, sorta nel secolo XVI non lontano dalle strutture di una più antica tonnara, non ha ricevuto grandi attenzioni dalla pubblicistica dedicata all'architettura siciliana: destino comune a molti altri edifici storici di un'isola che abbonda di monumenti di interesse artistico ( la Guida Rossa della Sicilia del TCI del 1968 lo descrive come "un castello con torre" ).
Solo in "Castelli di Sicilia", edito da Silvana nel 1956 - opera dalla quale ReportageSicilia ripropone la fotografia di Fosco Maraini - Alba Drago Beltrandi riassunse così la sua storia:

"Anch'esso, come quelli vicini di Solanto e Trabìa, ebbe lo scopo di proteggere quel tratto di costa dalle aggressioni dei pirati turchi che, in quei tempi, avevano preso di mira le spiagge siciliane più ricche di pesca... 
Al tempo che intercorre il 1361 ed il 1509 è attribuita la costruzione del castello, con le sue tre torri delle quali una, al centro, alta ed elegante, contiene tre sale rotonde sovrapposte e terrazza in alto alla quale si giunge per una interessante, strettissima scala ricavata nello spessore del muro...".

Il castello in una fotografia
di Josip Ciganovic
pubblicata nel I volume
dell'opera "Sicilia", edita nel 1962
dall'Istituto Geografico De Agostini e da Sansoni

Anni dopo, il castello di San Nicolò l'Arena - nel frattempo diventato night club - avrebbe conosciuto una fama proveniente dall'immancabile apporto siciliano di una vicenda mafiosa.
Nel 1980 Alessandro Vanni Calvello Mantegna di San Vincenzo - rampollo dei principi di Ganci e proprietario dell'edificio - venne coinvolto in un'inchiesta sulla cosca di Altofonte guidata da Francesco Di Carlo ( personaggio quest'ultimo chiamato in causa per l'omicidio a Londra di Roberto Calvi ).
La Procura di Palermo indicò nel castello un luogo di ritrovo dei mafiosi di Altofonte e la fama di questa storica costruzione - oggi diventata un luogo di ristorazione - è legata anche a quella oscura storia giudiziaria.  
  



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