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lunedì 17 novembre 2014

AMORE POSTICCIO E VERE EMOZIONI SULL'ARCO DI MONGERBINO


Reso noto dallo scatto pubblicitario della "Perugina", l'arco di pietra sospeso sul mare palermitano venne fotografato vent'anni prima con più realismo da Fosco Maraini


La fotografia dell'arco palermitano di Mongerbino
realizzata nel 1973 dalla Perugina per la campagna pubblicitaria
di uno dei suoi prodotti più conosciuti



Pochissimi siciliani ne conoscevano fino ad allora l'esistenza. Ancora meno erano quelli che vi avevano messo piede - per amore o per sprezzo del rischio - ad una quindicina di metri d'altezza, sul mare palermitano fra Bagheria ed Aspra.
La notorietà dell'arco di Mongerbino inizia nel 1973, grazie alle solite astute strategie di marketing: la campagna pubblicitaria dei "Baci Perugina", prodotto intramontabile fra i cultori dei regali di San Valentino. 
Così, una coppia di innamorati si tenne per mano al centro del ponte naturale, a simboleggiare la vertiginosa ebbrezza  ( ma forse anche le difficoltà ) del rapporto amoroso: un fotografo immortalò la scena e l'immagine si guadagnò una piccola parte di storia del costume italiano del periodo.
Lei e lui indossano abiti che oggi farebbero la gioia dei cultori della moda anni Settanta. 
La modella - forse preoccupata dalla precarietà del set  - stringe con la mano destra una scatola dei famosi cioccolatini; la situazione è ovviamente il frutto di una rigida sceneggiatura, al termine della quale i due attori hanno probabilmente abbandonato il luogo dell'amore pubblicitario tirando un respiro di sollievo.  
Lo scorso anno, il giornalista palermitano Mario Pintagro è riuscito a ricostruire come e perché un luogo sconosciuto ai più sia stato scelto dalla Perugina per una campagna commerciale oggi ricordata da molti italiani ultracinquantenni . http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/02/13/larco-di-mongerbino-cosi-nacque-licona-del.html.
Dopo lo scatto pubblicitario, il virtuosismo geologico di Mongerbino avrebbe richiamato schiere di arrampicatori replicanti, sino all'inevitabile appropriazione dell'area da parte di un boss mafioso della zona.
In anni recenti, la demolizione di una costruzione abusiva sorta a pochi metri dall'arco ha rilanciato le attenzioni su questo tratto di costa palermitana.
La galleria fotografia tratta da YouTube è stata realizzata dall'Ufficio Stampa del Comune di Bagheria.

   


In passato, ReportageSicilia ha già riproposto una fotografia dell'arco di Mongerbino scattata una ventina di anni prima di quella utilizzata con successo dai pubblicitari http://reportagesicilia.blogspot.it/2012/03/da-qualche-tempo-reportagesiciliaintend.html.
Erano gli inizi degli anni Cinquanta quando lo scrittore ed etnologo Fosco Maraini - di casa a Bagheria dopo il matrimonio con Topazia Alliata di Salaparuta, complice un viaggio su una moto BMW dalla Toscana alla Sicilia - immortalò due donne ed un uomo a passeggio in costume da bagno sulla stretta schiena di pietra.

L'arco di Mongerbino in una fotografia
di Fosco Maraini databile agli inizi degli anni Cinquanta


Lo scatto di Maraini rivela che vent'anni prima del set della Perugina, alcuni pionieri degli angoli nascosti della costa palermitana calcavano disinvoltamente la pietra dell'arco: in questa fotografia, insomma, non si celebra l'amore ( posticcio ) ma il godimento della camminata su uno dei più suggestivi luoghi marini della Sicilia.  


  


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