Nati secondo la tradizione agiografica da una famiglia nobile in Cilicia - lungo la costa sud orientale dell'Asia Minore, nell'attuale Turchia - i fratelli Cosma e Damiano, l'uno farmacista, l'altro medico, godono di un culto religioso assai radicato nel Mediterraneo a causa del loro martirio, databile al III secolo dopo Cristo.
Capaci di "risanare gli infermi più con la potenza della preghiera che con le medicine", i santi Cosma e Damiano, prima della decapitazione, secondo la tradizione riuscirono a sopportare ferite e violenze "con generosità ed allegrezza".
La devozione per i due martiri - celebrati il 26 settembre - è viva anche in Sicilia, e soprattutto nella borgata marinara palermitana di Sferracavallo.
Qui, i pescatori sfilano in processione tenendo in alto il fercolo sul quale troneggiano le statue dei fratelli.
"Prima e durante il corteo processionale - ha scritto Fatima Giallombardo in "Sferracavallo. Un villaggio per i Santi" ( in "Santi a mare, ritualità e devozione nelle comunità costiere siciliane", Soprintendenza del Mare di Sicilia, 2009 )- appaiono numerosi i gesti di consacrazione ai santi di molti bambini ( i 'sancusimicchi' ) votati dalle famiglie in seguito a richieste di grazia.
Immagini di Cosimo e Damiano si ritrovano nei banchi dei venditori di caldarroste o di ceci tostati.
L'iconografia delle figure votive si ripete nella plastica dei dolci antropomorfi, ancor oggi confezionati a Palermo da due laboratori nel rione popolare del Capo e venduti, il 26 settembre, nelle bancarelle sia a Palermo che a Sferracavallo al grido:
'Miraculusu è stu santu, miraculusu! L'unicu santu ca si mància, ch'è miraculusu!', 'Questo santo è miracoloso, l'unico santo che si mangia, quant'è miracoloso!'
I santi di pasta melata appaiono identici ai simulacri recati in processione; tra essi è situato l'angelo che, secondo la leggenda, li aiutò nelle terribili ore del martirio.
Nei dolci, sono identificabili anche gli emblemi che nell'iconografia tradizionale sono propri dei martiri: la palma e la scatola per le medicine..."