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Il ficus sempreverde - l'"albero Falcone" di via Notarbartolo, a Palermo - al termine delle celebrazioni per l'anniversario dell'eccidio dell'autostrada ( fotografia ReportageSicilia )
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"Ricevetti sul mio cellulare la telefonata che segnalava l'arrivo della macchina del giudice sull'autostrada per Punta Raisi.
L'autovettura, come da accordi, venne seguita fino al punto in cui si aveva la certezza matematica che imboccava l'autostrada che portava all'aeroporto.
Non so dire chi materialmente effettuò la telefonata, perchè la conversazione durò poco e non riuscii a riconoscere la voce...
Quando avvistai l'autovettura, io che già ero in auto, misi immediatamente in moto e seguii il corteo, sulla strada parallela che costeggia l'autostrada.
Immediatamente telefonai al cellulare che sapevo in mano a chi stava sulla montagna; mi rispose Gioè.
La conversazione durò molto, per tutta la strada che costeggia e che arriva fino al Johnny Walker.
Si parlava del più e del meno, senza minimamente accennare a quello che stavamo facendo, per paura che la telefonata venisse intercettata.
Io marciavo a una velocità analoga a quella delle auto in corteo, e cioè ottanta chilometri orari circa, di gran lunga inferiore a quella calcolata facendo le prove su strada.
Questo particolare è stato sicuramente captato dal Gioè, perchè conoscendo la mia posizione e sapendo che dovevo terminare l'avvistamento all'altezza del bar Johnny Walker, la durata della telefonata è stata tale che egli ha sicuramente consentito di calcolare in quanto tempo l'autovettura sarebbe arrivata all'altezza dell'esplosione.
Arrivato all'altezza del bar sopramenzionato, ho smesso la comunicazione con Gioè, ho imboccato l'autostrada in direzione Partinico e mi sono allontanato.
Non ho avuto modo di sentire anche da lontano il 'botto'" ( ... )"
Verbale di interrogatorio di Gioacchino La Barbera, dicembre 1993
da
G.Bianconi e G.Savatteri, "L'attentatuni", Baldini e Castoldi, 1998