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martedì 20 dicembre 2011

'I SICILIANI' CHE RACCONTANO OLTRE L'ISOLA


La testata, inequivocabilmente, ricorda quella del mensile 'I Siciliani' di Pippo Fava, esempio di un giornalismo d'inchiesta che nella Sicilia degli anni Ottanta non esitò a denunciare gli intrecci catanesi fra politica, imprenditoria e mafia. In effetti, 'I Siciliani giovani' - in questi giorni alla sua prima uscita on line, al sito www.isiciliani.it - nasce da un progetto di Riccardo Orioles, che di Fava e de 'I Siciliani' fu uno dei maggiori protagonisti in una redazione che ha allora formato numerosi cronisti di spessore.
La nuova testata - che a partire dal terzo numero dovrebbe andare in stampa ed essere distribuita in alcune edicole nazionali  - ha l'ambizione di uscire dall'ambito territoriale catanese e, grazie al web, estendere l'inchiesta giornalistica in altre città e regioni italiane.
Il 'numero zero' - scaricabile in formato pdf - raccoglie già interventi di rilievo: da quelli di Gian Carlo Caselli a quello di Nando dalla Chiesa, ed ancora di Roberto Natale, Lorenzo Baldo, Luciano Mirone, Rino Giacalone e Salvo Vitale, solo per citare alcuni dei nomi conosciuti da REPORTAGESICILIA.
La scommessa della redazione è quella di non rifare semplicemente 'I Siciliani', quanto piuttosto di ripartire da quel modello giornalistico per estendere il racconto delle contraddizioni della società e dell'economia all'intera realtà italiana: una ricerca giornalistica insomma delle tante 'Sicilie' presenti ai nostri giorni in Italia.
Ai 'giovani' colleghi de 'I Siciliani' - ed al loro impegno - va l'augurio di buon lavoro di REPORTAGESICILIA


lunedì 19 dicembre 2011

SANT'ERASMO, DALLA SABBIA AL CEMENTO


Un tempo la borgata marinara palermitana di San'Erasmo era uno dei luoghi della pesca ai margini della città, lungo la strada che conduce a Bagheria e, da lì, verso Messina.
Oggi - come documentato dagli scatti di REPORTAGESICILIA - la sabbia cede presto il posto al cemento, e l'edilizia urbana per lo più abusiva opprime un ambiente pesantemente segnato dall'inquinamento



martedì 6 dicembre 2011

COSE DI SICILIA

LE FOTO DI SCIANNA A PALERMO
dal 17 dicembre al 22 gennaio 2012

Un ritratto di Martin Scorsese eseguito da Ferdinando Scianna nel 1989 a Nerw York: il regista di origine siciliana mostra la foto di un antenato


"Dalla Sicilia me ne sono andato a gambe levate. Là non potevo fare quello che desideravo. Ma è come una madre, non posso farne a meno. Oggi non è migliore. Certo a quei tempi la fame era intorno a me e qualche compagno veniva a scuola senza scarpe. Allora c'era miseria, oggi c'è povertà".
Così, nelle passate settimane Ferdinando Scianna ha parlato della Sicilia ad un giornalista del Corriere della Sera, ricordando il periodo in cui - il 1966 - lasciò Bagheria per approdare a Milano, città dove - afferma Scianna - "mi sento milanese dai miei ex capelli ai piedi".

Una panoramica della retrospettiva di Ferdinando Scianna ospitata al secondo e terzo piano del loggiato San Bartolomeo, a Palermo
L'opera del fotografo bagherese - passato dalla collaborazione con Leonardo Sciascia a quella con la redazione de 'L'Europeo', sino all'approdo all'agenzia Magnum - sarà riproposta da una mostra di 70 fotografie allestita a Palermo dal 17 dicembre al prossimo 22 gennaio. Diversi i luoghi della rassegna: l'Oratorio di S.S. Elena e Costantino, in piazza Vittoria, ed il loggiato di San Bartolomeo, nei pressi di porta Felice; lungo Corso Vittorio Emanuele saranno inoltre esposte 140 opere di artisti che si ispirano a Scianna. 



Ancora due opere di Scianna esposte a Palermo sino al 22 gennaio 2012.
Si tratta di scatti eseguiti negli anni Sessanta nell'ambito di un reportage che avrebbe sortito la pubblicazione di un saggio sulla religiosità in Sicilia con testo di Leonardo Sciascia