Uno dei momenti topici del 'Festival Pop 1970': l'esibizione di Johnny Halliday - la prima del cantante francese in Sicilia - affiancato da due starlettes svedesi
La stella assoluta dell'edizione 1970 del 'Festival Pop': Duke Ellington, all'epoca 71enne e qui premiato da Carlo Loffredo e Mariolina Cannuli con il riconoscimento 'Trinacria d'Oro'
Altra presenza eccezionale alla Favorita, Aretha Franklin. La regina del rythm and blues atterrò a Palermo con notevole ritardo rispetto ai programmi degli organizzatori: il suo concerto - il primo di un tour italiano - attirò quasi 15.000 spettatori
Sopra, il manifesto-locandina del Festival Pop 1970 con il leader dei Led Zeppelin, Jimmy Page. Sotto, il programma delle tre giornate di esibizioni: annunciati alla vigilia, i Rolling Stones non presero parte all'evento siciliano
Sotto, suggestioni hippies durante i tre giorni del Festival. Alla manifestazione della Favorita presero parte anche migliaia di stranieri, in una delle poche occasioni di aggregazione multilingue giovanile mai viste nella Palermo degli anni Settanta
Eventi che oggi sono impressi nella memoria di tanti ultracinquantenni siciliani: le tre edizioni – dal 1970 al 1972 – del ‘Palermo Pop Festival’, manifestazione che fece riflettere sulla Sicilia la ribalta dei grandi concerti all’aperto della hippy generation, da Monterey a Woodstock ed all’isola di Wight.
Quello che si svolse sul prato e sugli spalti del vecchio stadio della Favorita fu uno dei più importanti raduni organizzati in quegli anni in Italia, insieme ai romani ‘Festival Pop di Caracalla’, ‘Villa Pamphili 1972’ e ‘Controcanzonissima’, al ‘Re Nudo Pop Festival’ di Lecco ed al ‘Festival della Musica d’Avanguardia e Nuove Tendenze’ di Viareggio.
Sponsorizzato dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Palermo e realizzato grazie alla produzione artistica da Joe Napoli – italo-americano nato a Brooklyn e morto qualche anno fa in Sicilia – il ‘Palermo Pop Festival’ riunì insieme artisti di generi e caratura molto diversi, in un curioso e disomogeneo equilibrio fra jazz, rock, progressive rock e musica leggera italiana.
Per la sonnolenta ribalta della musica pop siciliana di allora, i concerti della Favorita furono l’occasione per respirare le già appassite fragranze dei fermenti culturali dei grandi raduni musicali statunitensi ed inglesi.
SICILIAREPORTAGE pubblica alcune fotografie tratte dal mensile SICILIA TEMPO del luglio 1970, pochi giorni dopo la chiusura della prima edizione ‘Palermo Pop Festival’, manifestazione che ebbe luogo dal 16 al 19 dello stesso mese.
Nelle cronache dell’evento, a firma di Mauro Conti, si ricordano i 300 artisti che parteciparono a quell’edizione del Festival, e la presenza stimata complessiva di 80.000 spettatori. Alla presenza di otto stazioni radio-televisive ( le tv di Belgio, Olanda, Brasile, Francia, la West Deutsche Rundfunk, l'inglese BBC ela RAI ) mancarono all’appello gli attesi Rolling Stones, certo; il pubblico palermitano – insieme a Bobby Solo, i Ricchi e Poveri, Nino Ferrer ed altri gruppi locali – ebbe però modo di ascoltare autentiche stelle del firmamento musicale di sempre: Duke Ellington, Kenny Clarke, Phil Woods, Tony Scott ed Aretha Franklin. "Distesi sul prato, liberi di muoversi, di ridere, di esprimere la propria rabbia, di protestare o di manifestare il proprio entusiasmo - scriveva il cronista - i giovani hanno certamente maturato anche la lezione proveviente da molti altri Paesi, soprattutto anglo-sassoni, nei quali i festival 'pop' sono appunto una grande occasione di raduno per la gioventù, ed un motivo per sentirsi uniti, felici, accomunati dal denominatore comune della musica". La contaminazione fra generi musicali e musicisti del festival palermitano, in quelle serate estive del 1970, non potè non creare qualche sgradevole contrattempo, così sottolineato dall'autore dell'articolo: "spiacevoli oltremodo gli incidenti occorsi a jazzisti del calibro di Jacques Pelzer o della 'House Band' italiana, che a stento hanno potuto portare a termine i loro numeri, disturbati da una folla distratta e insofferente, che attendeva Little Tony".
Fra i tanti episodi di quella rassegna, rimane impresso quello di cui fu protagonista Arthur Brown, il cantante inglese noto per le sue trasgressioni sul palco: a Palermo l’esibizione si concluse con un burrascoso ma temporaneo arresto per atti osceni in luogo pubblico, malgrado l'artista "si fosse impegnato con gli organizzatori a non eseguire il suo numero, ed invece si è lasciato trascinare dal raptus provocato dal suo allucinante 'show'". Quella del 1970 - giudicata dal 're' dei 'press agents' inglesi Tony Hall come "il più grande festival d'Europa dell'anno" - fu probabilmente la più valida fra le tre edizioni del ‘Palermo Pop Festival’, che già nel 1972 concluse amaramente la sua vita, consegnando alle cronache ed ai ricordi dei palermitani una dura contestazione al gruppo folk inglese Mungo Jerry.
Ciao Ernesto!
RispondiEliminaInnanzi tutto complimenti per il tuo blog, realizzato con passione e spessore. Questo post sul Palermo Pop Festival è eccezionale, un omaggio dovuto e sinora assente nella rete. Purtroppo, per motivi anagrafici, non ho potuto viverlo in prima persona, ma sono riuscito a trovare la locandina con i Led Zeppelin ( annunciati, ma poi purtroppo assenti ).
Ancora in bocca al lupo e continua così.
Lino Agrò
www.linoagroblog.splinder.com
Sono d'accordo con il commento di Lino. Ottimo post e blog ! Continua così Ernesto. Renato
RispondiEliminaComplimenti all'autore per l'omaggio di quelli che considero,insieme al concerto dei Duran-Duran,i più grandi eventi musicali mai organizzati a Palermo,nel 1970 ero alla Favorita,quell'anno l'artista di punta(tolte le icone americane D.Ellington A.Franklin),fù J.Halliday all'epoca marito della soubrette francese Silvie Vartan,una sorta di Elvis d'oltralpe,che partecipo' alla manifestazione dopo un un'incredibile battage pubblicitario,nel 1971 il Festival pop si spostò solo di qualche metro,ovverossia in quello che venne chiamato "campus",che altri nn era,che lo spiazzo del prato adiacente lo stadio delle palme,di quella edizione ricordo le esibizioni dei Delirium,degli Osanna,dei Living blues che suonarono la mitica Woodstock di Crosby Still Nash & Young,ma quelle che non dimenticherò mai,sono le performances dei Black Sabbath capitanati Da Ozzye Osborne,e dei Colosseum che avevano come vocalist e front-man tale Chris Farlowe,un vero gigante con la voce di una potenza incredibile,che usava in modo assolutamnente innovativo come se si trattasse di un vero strumento,spettacolo indimenticabile,insomma una figura leggendaria dell'epoca!
RispondiEliminaL'ultimo anno cioè il 1972 si svolse a Vergine Maria presso il campo di calcio dei "delfini",in una struttura che nn esiste più,e purtroppo fu il canto del cigno della manifestazione,che all'epoca vennè interrotta e sospesa durante l'esibizione dei Mungo Jerry,durante la stessa si scetenò una vera e propria guerriglia tra la band inglese,ed il pubblico che covava del malcontento,a causa di alcuni fermi operati dalla polizia non proprio disponibile ad accettare il clima di assoluta anarchia,in cui tutto si sarebbe dovuto concedere,nella fattispecie l'episodio scatenante della ribellione,fu il fermo di una coppia di ragazzi sorpresi a fare l'amore pubblicamente,ho ancora vive le immagini della gente che lancia sacchetti pieni di terra e sabbia sul palco,ed il cantante dei Mungo Jerry che li sfida continuando a cantare imperterrito.......il proprio cavallo di battaglia"In The Summertime",fino all'epilogo definitivo nel quale ruggendo,manda tutti a quel paese,e insieme al batterista che lancia le stecche verso il pubblico in senso di stizzita reazione...decretano il fatidico stop che oscura lo squarcio di sole che il compianto Joe Napoli aveva fatto splendere su Palermo solo 3 anni prima,ebbene quella fu l'ultima immagine significativa che riportava di colpo la capitale isolana all'isolamento musico-culturale con i titoli di coda di un'epopea che l'aveva vista inserita nel circuito dei grandi eventi musicali del periodo,appunto i festival pop degli anni 70 per iniziativa della mitica figura di Joe Napoli un produttore Italo-americano che con la sua "Joe's Napoli Produnctions",tanto aveva creduto e investito,sulle potenzialità della nostra città
TOTI PIRAINO
testimone vivente di quella che fu RADIO STUDIO 104................un'altra leggenda sfiorita in quel di Palermo
c'ero anch'io in una di quelle serate del 1970 allo stadio della Favorita. Con la mia chitarra a 12 corde ero sul palco ad accompagnare Tony Cucchiara e Nelly Fioramonti, lui cantante ed autore agrigentino, lei (moglie di Tony Cucchiara e purtroppo scomparsa), una bellissima signora romana con una voce straordinaria (Joan Baez), saliti dopo Artur Brown, che scatenò l'inferno di contestazione, con lanci di tutto, addosso a noi, che nonostante colpiti più volte, abbiamo potuto portare a termine la nostra esibizione tra i cui brani vi era "We shsll overcome" un'inno alla pace per la guerra del Vietnam. Esperienza sconvolgente
RispondiEliminaDa ricordare (1970 Brian Auger alle prove con zaino con dentro pargoletto .....incredibile....e F.Bongusto e Little Tony costretti ad una poco onorevole fuga causa ortaggi sul palco...Anni indimenticabili e irripetibili....Bravi e complimenti
RispondiEliminaanch'iiiiooooooo mi ero intrufolato col figlio di gino rovere (gino Famoso r.i.p.) alle prove di brian auger e trinity e aveva la figlia in fasce imbracata in un zainooo , yessss, c'ero anch'iiiooooo, si posta le foto!!! !!!!
Eliminaavevo 13 anni ed era la prima concessione Full Immersion da parte dei miei.Ho ancora il Manifesto - Locandina con Jimmy Page una four days "unica" per le nostre parti.Qualcuno ricorda Fred Bongusto truccato da rocker e poi scoperto o Little tony che lanciava foto autografate che puntualmente gli ritornavano condite da pomodori e lattughune???....Ahh fantastici anni.Bravissimi e Complimenti
RispondiEliminaBELLISSIMI RICORDI. APPENA AVRO^ TEMPO VI FARO^ AVERE DELLE FOTO DI ALLORA
RispondiEliminaFred Bongusto non scappò (nel 1971), anzi fu accolto discretamente, perchè fu presentato con un nome americano e cominciò a cantare con gli occhiali scuri. Chi fuggì piangendo è stata la povera Rosanna Fratello, che aprì la prima giornata nel pomeriggio, e fu fatta oggetto di lanci di sacchi di spazzatura!!
RispondiEliminaMa insomma, ujn po' di cervello, la Fratello agli Hippies!! Anche Bobby Solo (non Little Tony) temeva per l'esibizione, ma visto che fece solo cover di Elvis ebbe un buon successo, e il Festival potè partire alla grande.
Oltre ai nomi già citati ricordo gli svizzeri TOAD, Power trio alla Cream/Taste/Cactus etc.
E innumerevoli musicisti jazz, genere che aallora non seguivo e di cui quindi non ricordo i nomi. Ma sicuramente qualche grosso personaggio c'era.
Un'esperienza indimentivabile, la mia prima uscita per un festival rock. Da allora decisi che un giorno sarei stato IO su quei palchi... e infatti (a Budapest nel 1994, davanti a 80mila persone, e suonando con i Grandmothers come attrazione del Festival, ho dedicato mentalmente il concerto a Joe Napoli, di cui allora non ricordavo il nome; giuro che l'ho fatto, il ricordo del 1971 era ancora vivo..)....
Segnalo un errore: il personaggio in primom piano nella locandina dei Led Zeppelin è Robert Plant e non Jimmy Page.
RispondiEliminaUn 57enne che c'era
Beh, io c'ero nel '70, nel '71 e nel '72.
RispondiEliminaNon ho visto citare, per esempio, i Colosseum e i Black Sabbath,
e nemmeno la più grande band palermitana mai esistita: il "Clan Free".
Si esibirono nel '70 con un medley dei Chicago spettacolare e una versione di Louisiana Blues (due volte, pomeriggio e sera) e nel '71 (nuova formazione con nuovo bassista, nuovo tastierista e violino/viola.
Benni
ma è ancora possibile reperire qualcosa di questo gruppo ormai leggendario dei Clan free?
EliminaEventuale gradita risposta su:
http://www.facebook.com/#!/groups/57168988877/
(gruppo FB: Palermo Pop 70 e 71 quelli che c'erano (o avrebbero voluto esserci)...
Grazie...
mario_rizzo@alice.it
mi ricordo la storica esibizione di claudio rocchi. giovane pop star emergente. il primo che davvero entusiasmò il pubblico, peraltro sterminato (100 mila?).
RispondiEliminanessuno si ricorda nel 1971 dei favolosi "AUM KAIWALIA", FANTASTICO gruppo trapanese???
RispondiEliminaio c'ero ed ero il batterista, qualcuno si ricorda?
Aurelio
Certo che mi ricordo. Io c'ero quell'anno all'Addaura, assieme a due miei amici. Fu un'esibizione fantastica; certamente superiore a quella di tanti altri gruppi più quotati. Che bei tempi!!! PeppinoS
EliminaMi chiamo Stefano Fazzello
RispondiEliminaHo vissuto in prima persona quegli eventi unici e irripetibili che rimarranno nel cuore negli occhi e nelle orecchie di tutti coloro che come me li hanno avuto la fortuna di viverli...
Avevo rispettivamente 14,15,e 16 anni,per me "l'altra musica"...era già la MIA MUSICA!!!
Vi racconto un aneddoto:nell'edizione del 71'(CAmpus favorita),mi trovavo nel back-stage quando il mio fraterno amicone TOTI PIRAINO,dall'esterno mi gridava.....Guarda chi hai accanto(MA NN CAPIVO,quindi appena sono uscito dalla zona artisti mi ha svelato che ero accanto a uno dei miei più grandi idoli mister OZZYE OSBOURNE,leader dei Black Sabbath(MINCHIA CHE CAZZONE CHE FUI.....:),CMQ ANCHE SE SONO PASSATI 40 ANNI MAI NULLA POTRA' CANCELLARE QUELLE INIMITABILI EMOZIONI......
Noi, "Non Calpestate le Aiuole", c'eravamo a Mondello Fossa del Gallo nel 1972 e suonammo prima degli Emerson Lake & Palmer. Fu un successo! un ricordo strepitoso e delle foto sul palco incredibili. Grazie Joe Napoli, Grande Palladino, Grazie Sicilia e Siciliani.
RispondiEliminaCristiano
emerson lake e palmeral palermo pop '72 ?????????? ricordo solo Emerson che ritirò un premio....senza suonare.
RispondiEliminaPalermo pop 72 si svolse all'Arenella e non a Mondello. Emerson c'era ma non ha suonato. Tra i grandi nomi c'era il gruppo rock palermitano "Arte Nera".
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminanell'ultima foto si vede la mia ragazza d'allora, quella bionda in mezzo ai due hippies. era una tedesca di Colonia, parlava benissimo l'italiano e si chiamava Inge, ci siamo messi insieme un paio mesi dopo questo avvenimento. La stò cercando da più di 40 anni..
RispondiElimina;)
Qualcuno potrebbe ricordare i musicisti della formazione che suonava con Tony Scott? Grazie
RispondiEliminala vera sorpresa on stage fu Claudio Rocchi, il primo italiano a smuovere entusiasmo vero nel pubblico degli 80.000
RispondiEliminaper chi è interessato c'è una pagina facebook dedicata al fastival Palermo pop 1970 e 1971: quelli che c'erano (o avrebbero voluto esserci); serve per raccogliere testimonianze, documenti, foto, memorabilia sul festival.
RispondiEliminaQuesto è l'idirizzo:
http://www.facebook.com/groups/57168988877/10150978421583878/?ref=notif¬if_t=group_activity
E' con grande piacere che ho trovato l'articolo sul festival che ho vissuto in prima persona come membro dello staff tecnico dell'audio. Per quegli anni fu uno dei più grandi eventi musicali italiani.
RispondiEliminaJoe
...un tuffo nel Passato, ragazzi miei...! io ero là anche quando (parlo del pop '71") finì a pietrate, per via di molti spettatori che volevano entrare "di sgarrubbo" e gli fu impedito. Fu in quell'occasione che i Delirium riproposero per circa 15 volte la loro "Jezael", aspettando non so che cosa... Sono ricordi così sbiaditi che solo una discussione con ragazzi più giovani di me di una generazione mi ha miracolosamente portato alla memoria. Grazie...
RispondiEliminaSalve a tutti! Siamo gli Alphataurus, formazione prog-rock degli anni 70 ricostituitasi nel 2010; nel 1972 e 1973 abbiamo partecipato al "Palermo Pop", quindi ci chiedevamo se qualcuno dei visitatori di questa pagina ha del materiale relativo a quelle due edizioni del festival da condividere...
RispondiEliminaSe volete contattarci, visitate il nostro sito ufficiale www.alphataurus.it sulla pagina dei contatti. Grazie!
Correzione al messaggio precedente: c'eravamo solo nel 1972! Il Palermo Pop 73 non c'è mai stato...
RispondiElimina...Però questo è ciò che dicono alcuni siti in rete, mentre a noi e ad altri risulta proprio il contrario...
EliminaRicordo che per l'occasione era stato posto un cartellone luminoso che dominava tutta palermo accanto al castello utveggio con scritto 'Pop70', chissà se qualcuno conserva qualche foto...
RispondiEliminaMolto materiale documentario sul Festival Pop di Palermo è disperso in archivi privati, magari conservati in vecchi e dimenticati cassetti.
RispondiEliminaReportageSicilia invita gli appassionati di allora ( e di oggi ) a cercare, e magari rendere pubbliche quelle immagini attraverso la rete.
Buona ricerca a tutti!
Quando pubblichi quanto ti ho inviato ? Carmelo
RispondiEliminac'ero anch'io la sera dei Blak Sabbhat con mia sorella e un cugino più grande che ci accompagnava per strappare il permesso ai genitori ad andarci.
RispondiEliminaCoperta di lana militare stesa per terra , borraccia e dalle 14 tutti ad aspettare , quando l'ho raccontato agli amici di mio figlio sono molto salita nelle loro quotazioni ! Indimenticabile.
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RispondiEliminaRicordo anch'io d'aver partecipato di persona
RispondiEliminaa questa celebre manifestazione; dormito a terra in un sacco recuperato chissà dove,
nella gioiosa ed incosciente follia dei miei verdi vent'anni; un'esperienza unica ed irripetibile, vissuta
tra i figli dei fiori che,
mezzo spogliati e mezzo fatti
si " interravano a vicenda "; bei tempi !
Al rientro,
dopo aver vagabondato
per l'intera penisola,
rammento d'aver ricevuto
al mio domicilio di ragazza
i miei documenti,
chissà come dispersi,
attraverso la gentile
e opportuna cortesia
d'un compagno di,concerto spettatore .
Non so se fosse siciliano,
ma l'ho ringraziato di cuore
pur se non ha mai
ricevuto risposta al suo
bello e responsabile gesto !!
Cé qualcuno che ricorda il festilal rock alla mostra dóltremare ddi Messina 1972 o forse 1973?
RispondiEliminaQualcuno sopra ha scritto che era presente cone assistente audio del service. Ti ricordi se era la Radio Vision Tecnica di Peppino Speciale a fornire l'amplificazione? Io sono il nipote e conservo ancora due splendide casse Farfisa che con molta probabilità furono utilizzate per quell'evento.
RispondiEliminaIo nel 71 c’ero con un amico. Ci dissero che avevano spostato di una settimana il Festival, e così decidemmo di andare a Ustica a trascorrere quella settimana. C’erano tanti “hippy”, mai visti dalle parti di Ragusa.
RispondiEliminaIl giorno prima di tornare a Palermo sbatto contro gli scogli, sette punti sul sopracciglio destro, e addio Festival.
In quello che ho letto nessuno ha parlato di questa settimana di rinvio: non è che qualcuno ci ha giocato un brutto scherzo?