Sambuca di Sicilia, "minni di vergine". Foto Ernesto Oliva-ReportageSicilia |
A Sambuca di Sicilia, nell'agrigentino, da qualche anno un pasticciere ha riportato a notorietà le "minni di vergine": pasticci di frolla riempiti di crema di latte, zuccata, cannella e scagliette di cioccolato; la forma è quella della mammella di una giovanissima donna sormontata da un "tuppo" che riproduce il capezzolo femminile. La preparazione di questo dolce ha origini millenarie e, nella sua forma, tramanda un chiaro riferimento al culto della fertilità e dell'abbondanza alimentare.
Ha scritto Maria Oliveri in "I segreti del chiostro. Storie e ricette dei monasteri di Palermo" ( Il Genio Editore, Palermo, 2017 ) che questo dolce è preparato in Sicilia con modalità diverse:
"Ad Alcamo; a Catania, dove viene chiamato "Minna di Sant'Ajta" ( di Sant'Agata ); a Sambuca di Sicilia, dove si ritiene invenzione, nel 1725, di Suor Virginia Casale di Rocca Menna, del Collegio di Maria. La suora lo creò in occasione del matrimonio del marchese don Pietro Beccadelli con donna Marianna Gravina..."
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