Dietro lo sguardo di due uomini ad una ragazza in pantaloni corti il fotografo Nicola Scafidi realizzò nel 1971 il ritratto di una Palermo oggi scomparsa e più povera
Il 18 agosto del 1971 a Palermo il fotografo Giusto Scafidi realizzò in via Ruggero Settimo un'immagine che ricorda due più famose fotografie scattate anni prima a Firenze e Milano di donne in strada, sotto gli sguardi ammiccanti e maliziosi di uomini http://reportagesicilia.blogspot.it/search?q=agrigentini.
Come per le precedenti immagini, anche lo scatto di Scafidi - all'epoca fotoreporter di punta delle cronache palermitane - sembra essere stato il frutto di una paziente costruzione della scena, suggerita dallo sguardo compiacente della ragazza in direzione dell'obiettivo.
La giovane in shorts viene incontro al fotografo passeggiando sul marciapiede piastrellato di una delle vie più battute del centro città; l'incrocio con due uomini provoca il loro immediato sguardo all'indietro, secondo quel cliché del gallismo siciliano in realtà esistente anche nelle più lontane città del "continente".
Oggi la fotografia di Giusto Scafidi suggerisce una riflessione sul mondo circostante a quella ragazza in shorts assai diverso dall'attuale.
Nel 1971, il set di via Ruggero Settimo racchiudeva nel raggio di poche centinaia di metri un pezzo rilevante di vita sociale ed economica di Palermo: i negozi di moda di storiche famiglie cittadine, la libreria Flaccovio, la sede Rai in via Cerda, il ristorante Charleston in piazzale Ungheria, il bar-pasticceria in via Magliocco, il negozio di musica Ricordi, le sedi della Cassa Centrale di Risparmio per le Province Siciliane e quella del Banco di Sicilia.
All'elenco di queste vecchie presenze urbane non si salva oggi neppure una di quelle voci, estinte non per il passare delle mode che hanno accantonato l'epopea anni Settanta di shorts e minigonne, ma per il dissesto economico che impoverisce la Sicilia del 2015.
Affondando il coltello della riflessione sulla fotografia di Scafidi, poi, si può notare che all'epoca dello scatto della ragazza in shorts e dei due "galli" palermitani, l'opulenta città dell'epoca viveva una stagione di opprimente violenza mafiosa.
Nel 1971, Palermo subiva il pieno assalto della speculazione edilizia dei costruttori amici dei boss.
Le cronache erano poi occupate dalla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro e dall'omicidio del procuratore Pietro Scaglione: anche nelle stagioni del suo pieno benessere economico e degli shorts, la via Ruggero Settimo ha insomma rappresentato una città dall'identità sempre chiaroscurale.
Il 18 agosto del 1971 a Palermo il fotografo Giusto Scafidi realizzò in via Ruggero Settimo un'immagine che ricorda due più famose fotografie scattate anni prima a Firenze e Milano di donne in strada, sotto gli sguardi ammiccanti e maliziosi di uomini http://reportagesicilia.blogspot.it/search?q=agrigentini.
Come per le precedenti immagini, anche lo scatto di Scafidi - all'epoca fotoreporter di punta delle cronache palermitane - sembra essere stato il frutto di una paziente costruzione della scena, suggerita dallo sguardo compiacente della ragazza in direzione dell'obiettivo.
La giovane in shorts viene incontro al fotografo passeggiando sul marciapiede piastrellato di una delle vie più battute del centro città; l'incrocio con due uomini provoca il loro immediato sguardo all'indietro, secondo quel cliché del gallismo siciliano in realtà esistente anche nelle più lontane città del "continente".
Oggi la fotografia di Giusto Scafidi suggerisce una riflessione sul mondo circostante a quella ragazza in shorts assai diverso dall'attuale.
Nel 1971, il set di via Ruggero Settimo racchiudeva nel raggio di poche centinaia di metri un pezzo rilevante di vita sociale ed economica di Palermo: i negozi di moda di storiche famiglie cittadine, la libreria Flaccovio, la sede Rai in via Cerda, il ristorante Charleston in piazzale Ungheria, il bar-pasticceria in via Magliocco, il negozio di musica Ricordi, le sedi della Cassa Centrale di Risparmio per le Province Siciliane e quella del Banco di Sicilia.
All'elenco di queste vecchie presenze urbane non si salva oggi neppure una di quelle voci, estinte non per il passare delle mode che hanno accantonato l'epopea anni Settanta di shorts e minigonne, ma per il dissesto economico che impoverisce la Sicilia del 2015.
Affondando il coltello della riflessione sulla fotografia di Scafidi, poi, si può notare che all'epoca dello scatto della ragazza in shorts e dei due "galli" palermitani, l'opulenta città dell'epoca viveva una stagione di opprimente violenza mafiosa.
Nel 1971, Palermo subiva il pieno assalto della speculazione edilizia dei costruttori amici dei boss.
Le cronache erano poi occupate dalla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro e dall'omicidio del procuratore Pietro Scaglione: anche nelle stagioni del suo pieno benessere economico e degli shorts, la via Ruggero Settimo ha insomma rappresentato una città dall'identità sempre chiaroscurale.
Si ... anni prima c'era la Stupenda pasticceria Svizzera Caflish con accanto il cinema Diana, dove proiettavano per diversi giorni il ponte sul fiume whay
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