Sei fotografie dell'etnografo fiorentino illustrarono nel 1956 in un volume di Alba Drago Beltrandi il volto dei castelli costieri siciliani
Terra di invasioni millenarie e di secolare latifondo, la Sicilia è un'isola ricca di castelli.
Quelli più noti e meglio conservati sono forse a Mussomeli, Caccamo e Carini, tutti costruiti nelle zone interne dell'isola.
Meno conosciuti e imponenti sono invece altri castelli o "castelletti" costruiti a ridosso delle coste, come nel caso di quelli documentati dalle sei fotografie riproposte dal post.
Le immagini sono tratte dall'opera pubblicata nel 1956 da Alba Drago Beltrandi intitolata "Castelli di Sicilia", edita da Silvana Editoriale D'Arte Milano.
Autore degli scatti fu Fosco Maraini, etnologo e viaggiatore fiorentino che alla Sicilia fu legato da motivi familiari ed il cui nome è stato altre volte citato da ReportageSicilia.
Il castello palermitano di San Nicolò l'Arena, fondato su una bassa scogliera in riva al mare nei pressi di Trabia |
Il castello di Aci Castello, costruito sulla roccia lavica catanese dello Jonio |
Buona parte dei castelli costieri dell'isola nacquero in origine come edifici fortificati a difesa di "caricatori" di grano, di tonnare o di piccoli insediamenti agricoli della zona.
Il passare dei secoli e la scomparsa del rischio di incursioni corsare hanno fatto decadere l'utilizzo militare di queste strutture; molte sono state riedificate, ampliate o modificate per un uso residenziale, al punto da renderne quasi irriconoscibile l'aspetto originario.
Oggi, quei manufatti destinati un tempo a difendere l'incolumità delle persone e dei beni del territorio costiero sono stati destinati - magari dopo continui passaggi di proprietà - a scopi alberghieri o ad uso privato.
Il castello di Falconara, lungo la costa nissena |
Il castello trapanese di Castellammare del Golfo |
La loro presenza su alte scogliere rocciose o a ridosso di lunghe strisce di sabbia si impone ancora su quella edilizia turistico-residenziale che tanti scempi ha fatto, in tempi recenti, lungo il perimetro dell'isola.
Nell'introduzione al volume, Alba Drago Beltrandi così riassumeva lo spirito della sua ricerca:
"Ho intrapreso questo lavoro unicamente per il mio vivo, personale interesse alle antiche, storiche dimore e, nel procedere, la passione sempre crescente per i luoghi e gli eventi di cui trattasi ed i miti e le leggende che li circondano, mi ha condotto anche a visitare tutti i castelli, fino ai più remoti e scoscesi; per conoscerne ed osservare da presso le strutture e le forme e quasi per meglio intendere, dal loro muto linguaggio, l'eco lontanissima di talune secolari vicende.
Il castello Maniace, sul mare di Siracusa |
Ed i castelli, in una certa epoca, vi furono al centro ed ebbero sempre una propria vita, a volte piena di poesia o più spesso - in quel tempo denso di passioni funeste - torbida ed inquieta, impetuosa e spietata ma pur sempre calda e umana..."
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