La suggestiva raffigurazione del cielo notturno in una parete marmorea della disastrata Chiesa Madre del paese agrigentino
Il portale della Chiesa Madre di Sambuca di Sicilia, e, sotto, la raffigurazione di un cielo notturno su una parete del coro. Le fotografie del post sono di ReportageSicilia |
Sambuca di Sicilia vanta molti motivi di interesse per quanti amano visitare luoghi dell'isola generalmente ignorati dal turismo di massa.
Anzitutto, questo paese di 6.000 abitanti ai margini della provincia agrigentina gode di un godibile paesaggio rurale, quello dei monti Sicani.
Nel centro storico, l'urbanistica da casbah delle "Sette Vanedde" ricorda il periodo della dominazione araba; al di sotto delle abitazioni di quest'area di Sambuca, le "purrere" di tufo rivelano l'esistenza di una città sotterranea, suggestiva e sinistra.
Non dimenticando la bontà di certi dolci locali ( le più allusive e seducenti "minni di Virgini" fra tutte quelle preparate in Sicilia ) e di vini carichi di profumi, Sambuca lega ancora la sua identità a un non scontato accostamento fra la presenza di una ventina di chiese monumentali ed un passato politico di chiara matrice comunista.
Tra le chiese, spicca la Chiesa Madre, intitolata a Maria SS. Assunta.
Danneggiata dal terremoto del 1968, la basilica è stata successivamente guastata da rovinosi restauri e dalla depredazione dei pavimenti e degli apparati decorativi e scultorei; oggi la chiesa è chiusa al culto ed i progetti di recupero non dispongono dei fondi necessari ( la stima è di quattro milioni di euro ).
All'interno della Matrice, è però possibile cogliere i segni dell'impegno degli artisti che vi hanno lavorarono a partire dal secolo XV.
Uno di questi è la raffigurazione di un sole, di una luna, di due stelle e di una cometa su una parete marmorea del coro.
La semplice bellezza della raffigurazione potrebbe essere stata il frutto di una visione notturna da parte dell'anonimo artista che la raffigurò; e forse, quello spettacolo gli fu offerto dal firmamento sopra Sambuca, luogo ricco di aperti belvedere su buona parte della Sicilia occidentale.
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