Fossili conchigliferi sulle rocce di Torre Pozzillo, lungo la costa Ovest del palermitano. Fotografie di Ernesto Oliva-ReportageSicilia |
Una passeggiata con gli occhi bassi sulla scogliera di Torre Pozzillo, nel palermitano - un'irta roccia disseminata di fossili conchigliferi - svela lo scomparso mondo sottomarino qui presente in lontane età della Terra.
L'emersione dal mare della Sicilia non è stata né precoce ( secondo una datazione geologica, s'intende ), né si compì in un breve arco di tempo.
Antichi gioielli naturali incastonati sulla pietra, questi fossili marini ci portano a considerare l'esistenza di una Sicilia remotissima e sconosciuta; una condizione così descritta da Ferdinando Milone in "Sicilia, la natura e l'uomo" ( Boringhieri, 1960 ):
"Cominciate con l'annotare nella memoria che l'Isola è geologicamente recente.
Se in essa incontriamo formazioni di ogni era geologica, dalla più antica alla più vicina a noi, pure, le rocce paleozoiche - e cioè quelle che appartengono all'era geologica in cui si manifestarono, probabilmente, le prime forme di vita: le più antiche, quindi, e le più semplici - sono quanto mai limitate...
Ma sono questioni che interessano i geologi, non la gente normale.
La quale può, anzi deve immaginare, per il lento volgere dei millenni e millenni senza numero, qui le onde del mare inesorabilmente chiuse, mentre altrove, sulle terre emerse, evolvevano le forme della vita...
Ma perché mi affanno tanto, quando tutti i lettori avranno a pié pari saltato queste pagine?
Per tutti costoro, basterà dire che l'Isola è sorta definitivamente dalle acque solo assai tardi, nei tempi geologici: probabilmente, appena poche centinaia di migliaia di anni fa, alla fine dell'era dalle forme recenti di vita, detta appunto cenozoica o terziaria.
Prima di allora, era emersa dalle acque dei mari geologici soltanto in regioni separate, in blocchi, in isole formanti un arcipelago.
Un arcipelago non dissimile, del resto, da quello rappresentato dalle eminenze dell'Appennino Meridionale, che sole emergevano dai mari durante il pliocene, in questa parte d'Italia.
Né sempre pur questa parte più elevata dell'Isola, che a un dipresso costituisce la fiancata settentrionale, oppure, a mezzodì, il tavolato ibleo, rimase fuori dalle acque.
Più di una volta, infatti, questi monti furono superati dai mari.
Quei mari, a testimonianza, vi lasciarono reliquie della loro vita..."
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