Secoli dopo, il documentarista Francesco Alliata di Villafranca ( autore di "Tonnara", girato in Sicilia e presentato nel 1948 al Festival di Edimburgo ) - avrebbe così descritto la figura del Rais dell'Isola:
"Il Rais - si legge nel reportage "Il tonno e la tonnara", pubblicato da "le Vie d'Italia", TCI, settembre 1951, con fotografie di Quintino Di Napoli e Fosco Maraini ) è il capo dei tonnaroti ed il padrone in mare della tonnara. Tutto dipende da lui; persino l'ingresso nella zona della tonnara agli estranei. Il Rais è figlio di Rais e padre di Rais; pur essendo un uomo di mare dalle cognizioni empiriche, egli in questo mestiere acquista una particolare sensibilità che gli fa identificare ogni anno il luogo esatto in cui calare la tonnara ( che spesso dista da terra 4 o 5 miglia ), individuare il momento di completa inerzia delle correnti per eseguire la delicatissima e complessa operazione della 'calata', individuare il numero dei tonni che si agitano nelle profondità delle 'camere' non appena catturati e, cosa più essenziale di ogni altra, sentire, più che vedere, con certezza ed immediatezza di riflessi, il momento in cui tutti i tonni catturati sono entrati nella 'camera della morte' per bloccarli definitivamente qui.
Ogni operazione della tonnara si esegue dietro suo ordine. Il Rais è piuttosto altero e compreso della sua responsabilità, sì che familiarizza poco con il resto della ciurma e sta in permanenza, salvo i momenti della 'mattanza', nella sua barca ( muciara )insieme solo ai due uomini di guardia. Egli ha alle sue dipendenze due o tre sottorais alcuni capiguardia e i tonnaroti..."
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