Una strada della casbah
di Mazara del Vallo.
Fotografia di Beppe Lauria
tratta insieme alla mappa urbana
dalla rivista "Sicilia"
edita nel dicembre del 1980
"Il perimetro di Mazara del Vallo anticamente era piazza Mokarta, corso Umberto I ( che prima si chiamava via Nova ), corso Vittorio Veneto ( che prima si chiamava via del Popolo ), via Gian Giacomo Adria, piazza Regina e tutta la villa Garibaldi. Attorno a Mazara - ha scritto la studiosa di tradizioni locali Flora Savona Marrone in "Mazara del Vallo, la voce del mare", edito nel 2016 dal Comune di Mazara del Vallo - c'erano le mura circondate da un fossato, dove l'acqua del mare poteva entrare per circondare tutta la città. Ogni muro aveva una porta: porta del Salvatore, dove c'è la Cattedrale, porta Mokarta, porta Palermo, Porta Regina o Porta Nova, che fu murata. Per far passare i marinai che dovevano , la mattina presto, andare a mare, fu fatto un buco nel muro. Per questo il quartiere fu chiamato "U Pirtusu", poi si chiamò piazza dei Pescatori ed ora piazza Regina. Porta di "lu Purteddru", da dove si usciva per caricare le merci sulle barche, veniva chiamata anche porta Cartagine perché guardava verso Tunisi..."
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