Scrivere di Leonardo Sciascia è per ReportageSicilia un improponibile azzardo, tanto lucida ed essenziale è stata la sua osservazione del mondo e delle persone, ben al di fuori dei confini geografici e culturali della Sicilia.
Volendo evitare il facile espediente della citazione di opinioni d’altri, l’autore di questo blog preferisce allora attingere alla semplice memoria del suo passato: qui conserva il ricordo di un brevissimo incontro con lo scrittore, a Palermo, negli ultimi anni della sua vita.
Sciascia stava uscendo da una piccola
libreria allora esistente in via Archimede, quasi all’angolo con viale della
Libertà, a pochi passi da via Siracusa e dal portone della casa editrice
Sellerio. Benchè fossi un ragazzino, riconobbi subito la sua figura, il corpo
minuto ed appoggiato ad un elegante bastone da passeggio.
Per qualche attimo ne incrociai lo sguardo, animato da un disteso sorriso appena velato dal fumo dell’immancabile sigaretta che oggi mi ricorda il protagonista del suo romanzo forse più doloroso, ‘Il cavaliere e la morte’. Lui sembrò concentrasi per qualche secondo sul mio volto stupito dall’incontro e poi riprese il cammino.
Anni prima quel casuale incrocio di sguardi, avevo già comprato e letto con trasporto adolescenziale i suoi più conosciuti racconti, da ‘Gli zii di Sicilia’ al ‘Mare colore del vino’, da ‘Il giorno della civetta’ a ‘Todomodo’.
A quasi 23 anni dalla sua morte – in un panorama della società italiana afflitta dalla quasi totale assenza di linfa proveniente da uomini d’intelletto – l’assenza di Leonardo Sciascia è parzialmente ripagata da iniziative che intendono non porne in un cono d’ombra le idee.
All’Associazione Amici di Sciascia http://www.amicisciascia.it/ - organismo fondato da Francesco Izzo - si deve ad esempio la pubblicazione di una rivista intitolata ‘Todomodo’. Il periodico – che ha cadenza annuale e che per questa sua prima uscita propone anche un cd che ripropone gli interventi di Leonardo Sciascia a Radio Radicale – è stato già presentato in varie città italiane. Il prossimo appuntamento è fissato a Torino, venerdi 20 aprile, così come pubblicato nel sito dell’Associazione.
Per qualche attimo ne incrociai lo sguardo, animato da un disteso sorriso appena velato dal fumo dell’immancabile sigaretta che oggi mi ricorda il protagonista del suo romanzo forse più doloroso, ‘Il cavaliere e la morte’. Lui sembrò concentrasi per qualche secondo sul mio volto stupito dall’incontro e poi riprese il cammino.
Anni prima quel casuale incrocio di sguardi, avevo già comprato e letto con trasporto adolescenziale i suoi più conosciuti racconti, da ‘Gli zii di Sicilia’ al ‘Mare colore del vino’, da ‘Il giorno della civetta’ a ‘Todomodo’.
A quasi 23 anni dalla sua morte – in un panorama della società italiana afflitta dalla quasi totale assenza di linfa proveniente da uomini d’intelletto – l’assenza di Leonardo Sciascia è parzialmente ripagata da iniziative che intendono non porne in un cono d’ombra le idee.
Particolare di un olio su tela di Bruno Caruso, datato 1971 |
All’Associazione Amici di Sciascia http://www.amicisciascia.it/ - organismo fondato da Francesco Izzo - si deve ad esempio la pubblicazione di una rivista intitolata ‘Todomodo’. Il periodico – che ha cadenza annuale e che per questa sua prima uscita propone anche un cd che ripropone gli interventi di Leonardo Sciascia a Radio Radicale – è stato già presentato in varie città italiane. Il prossimo appuntamento è fissato a Torino, venerdi 20 aprile, così come pubblicato nel sito dell’Associazione.
I giorni di lutto a Racalmuto dopo la morte dello scrittore, il 20 novembre 1989. L'immagine riproposta da ReportageSicilia è di Melo Minnella |
Nessun commento:
Posta un commento