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venerdì 9 dicembre 2016

I PLACIDI LEONI INGLESI DI VILLA MALFITANO




Uno dei due leoni marmorei
scolpiti da Mario Rutelli
per la scalinata del portico di villa Malfitano.
Le fotografie del post sono di ReportageSicilia

Simbolo antichissimo di prestigio e di forza, il leone è stato uno dei modelli scultorei preferiti da Mario Rutelli nella Palermo di fine Ottocento.
La fierezza di questi felini scolpiti nel bronzo è facilmente visibile negli esemplari che fanno da corredo architettonico all'esterno del Teatro Massimo e nel monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi, nella villa di via Libertà intitolata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo.
Meno ammirabile senza una visita ad hoc, è invece la coppia di leoni in marmo che Rutelli scolpì per l'abbellimento del portico sul fronte principale di villa Malfitano, in via Dante.
L'utilizzo di questo materiale non gli era del tutto sconosciuto, visto che il padre dello scultore - Giovanni - era un esperto intagliatore lapideo.
Il committente delle statue - l'imprenditore inglese del "Marsala" Joseph Isaac Whitaker - chiese all'artista che i due grossi felini apparissero a loro agio nella stupenda ambientazione naturale del parco.





Così, il leone a sinistra della scalinata dorme placidamente con l'enorme testa crinierata poggiata sulle zampe; il suo compagno - a destra - fissa beato gli alti alberi tropicali della villa, aprendo appena la bocca con un'espressione affatto minacciosa.
I leoni di Mario Rutelli scolpiti per la villa Malfitano hanno così un gusto quasi caricaturale che si colloca in una produzione - hanno scritto Eugenio Rizzo e Maria Cristina Sirchia ( "Sicilia Liyberty", Dario Flaccovio, 1986 ) - "che gravita nell'area del Modernismo in senso lato, e presenta un gusto Liberty non privo di inflessioni barocche"  
  

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