Rovine di Selinunte. La fotografia di Leonard Von Matt è tratta dall'opera di Luigi Pareti e Pietro Griffo "La Sicilia Antica", edita da Stringa Editore Genova nel 1959 |
"Qui il retroscena storico è profondissimo, e la varietà del paesaggio supplisce alla relativa ristrettezza spaziale, sicché si potrebbe facilmente dire sostenere che quello di Sicilia è il viaggio perfetto"
Il convincimento di Praz - un giudizio solo parzialmente intaccato dal sopravvenuto stravolgimento paesaggistico di molti luoghi dell'Isola - è riassunto nelle impressioni raccolte nell'ottobre del 1954 dinanzi alle immani rovine di Selinunte:
"A Selinunte, i templi sono crollati come un altro meccanismo scenico, un crollo simultaneo e subitaneo, come folgorati da un avversario più potente dei loro numi, e la solitudine è tale nella via principale dell'Acropoli, tra quelle pietre mute dove la sabbia - annunciatrice del deserto - che il senso del Destino e del fatale Transito di tutte le cose ti afferra molto più qui che sulla Via Sacra del Foro di Roma"
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