Barche siciliane. Le fotografie sono di ReportageSicilia |
Come sottolineato da Francesco Renda in "Storia della Sicilia" ( Sellerio, 2003 ), l'Isola e le sue coste non furono teatro di battaglia, né oggetto degli interessi militari delle nazioni coinvolte nel conflitto:
"Di tale scenario la Sicilia fu partecipe con la sola particolarità di non essere zona di operazioni militari.
Quando al resto, subì le conseguenze della guerra come ogni altra regione italiana.
Ma di quella condizione non rimane memoria.
La storiografia non ama parlare della Sicilia in guerra, ed è anche assente la memorialistica autobiografica di quanti ( non pochi ) furono al fronte e conobbero di persona la vita delle trincee...
In letteratura, non ci sono romanzi o racconti di scrittori siciliani, che narrano la guerra, e nemmeno poeti che la glorificano o che la rifiutano.
Solo con riferimento al senso di devastazione e di disorientamento del dopoguerra si ha la commedia di Pirandello 'Sei personaggi in cerca di autore ( 1921 ), che giustamente viene ricordata come eloquente espressione della condizione spirituale europea..."
E' quindi difficile trovare un riferimento alle vicende di quel tragico primo conflitto mondiale nelle cronache della Sicilia del tempo.
Uno dei pochi episodi di cui rimane oggi vaga memoria fu l'inaspettato sbarco di una trentina di militari tedeschi sulla costa di Sferracavallo.
E' quindi difficile trovare un riferimento alle vicende di quel tragico primo conflitto mondiale nelle cronache della Sicilia del tempo.
Uno dei pochi episodi di cui rimane oggi vaga memoria fu l'inaspettato sbarco di una trentina di militari tedeschi sulla costa di Sferracavallo.
Accadde il 28 aprile del 1915, quando a distanza di poche ore l'uno dall'altro due piccoli pescherecci spagnoli a vela latina approdarono sul litorale del palermitano: la Germania era già allora fra le nazioni belligeranti, mentre l'Italia si apprestava ad essere coinvolta nel conflitto.
Sembra che il gruppo di tedeschi indossasse divise della marina militare; e che le loro imbarcazioni - cariche di bagagli - fossero partite due settimane prima dalle coste spagnole.
L'inaspettato arrivo dei trenta tedeschi provocò grande curiosità fra i palermitani, accorsi in porto dopo che i presunti marinai della Marina Militare vennero trasferiti da Sferracavallo a Palermo.
L'episodio venne così descritto il 29 aprile dal "Corriere della Sera":
Sembra che il gruppo di tedeschi indossasse divise della marina militare; e che le loro imbarcazioni - cariche di bagagli - fossero partite due settimane prima dalle coste spagnole.
L'inaspettato arrivo dei trenta tedeschi provocò grande curiosità fra i palermitani, accorsi in porto dopo che i presunti marinai della Marina Militare vennero trasferiti da Sferracavallo a Palermo.
L'episodio venne così descritto il 29 aprile dal "Corriere della Sera":
"Stamane, col direttissimo Palermo-Messina, sono partiti i tredici tedeschi giunti ieri con una bilancella sulla spiaggia di Sferracavallo.
Per ordine del prefetto, i tedeschi sono stati scortati sino a Messina, avendone la nostra Questura ordinato il rilascio dopo un interrogatorio a mezzo d'interprete.
Il questore stesso ha interrogato un certo Alberto Bredfeldt, da Amburgo, capitano mercantile, il quale sembrava il condottiero dei misteriosi navigatori.
Egli ha raccontato di essere stato catturato, assieme ai compagni, al principio della guerra dai francesi e quindi di essere riuscito con loro a fuggire dalla Francia e riparare a Barcellona ove, acquista l'imbarcazione e fattisi vidimare i passaporti dal console italiano, salparono diretti all'Italia , volendo ritornare in Germania,
Il viaggio ebbe la durata di quattordici giorni; i fuggiaschi approdarono in Sicilia, desiderosi di proseguire il viaggio per terra, temendo la cattura da parte delle navi anglo-francesi che incrociano nel Mediterraneo.
Si è notato che i tedeschi vestono elegantemente e si mostrano accorti e dotati di buona istruzione: nessuno porta in viso le caratteristiche della gente di mare , ma sembra che qualcuno sia stato riconosciuto dai nostri cocchieri come persona indossante la divisa di ufficiale di marina quando la squadra tedesca è venuta l'ultima volta nel nostro porto.
All'ultimo momento si informa che un'altra imbarcazione, con a bordo quattordici tedeschi e segnalata dal semaforo è stata rimorchiata dalla capitaneria e assoggettata a disinfezione, provenendo dal porto infetto di Barcellona.
Anche i nuovi venuti, interrogati, hanno dichiarato di trovarsi nelle medesime condizioni dei precedenti: hanno aggiunto che desideravano recarsi in Germania per prestarvi servizio militare.
Sembra che, come i primi, verranno fatti partire anche i nuovi venuti"
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